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Modulo MRIndex - muscle MRI (mMRI)

La mMRI (metodologia di imaging muscolare) rappresenta da anni un importante strumento di definizione non-invasiva ed affidabile per la diagnosi clinica ed il follow-up delle MNM ed è già utilizzabile come possibile biomarcatore negli studi di sperimentazione clinica farmacologica. L'mMRI può infatti rilevare non solo la compattezza del singolo ventre muscolare nei singoli distretti corporei ma anche la presenza di tessuto adiposo all'interno del muscolo permettendo la stadiazione del danno tissutale e la sua correlazione con la progressione del quadro clinico. Tale reperto è infatti un marcatore legato alla gravità e alla progressione della patologia e può quindi fornire utili informazioni al clinico riguardo il suo decorso. Al momento, tuttavia, la valutazione della compromissione muscolare con l’imaging avviene perlopiù attraverso la gestalt visiva ad opera di pochi esperti del campo, rappresentando un metodo soggettivo e qualitativo, ove criteri arbitrali legati alle competenze ed all’esperienza dell’operatore pesano sempre più, soprattutto nella fase precoce di malattia e in quadri clinici di difficile definizione genetica. Ciò è in parte dovuto al fatto che tuttora non esistono software di analisi quantitativa dell’imaging muscolare e ciò crea inevitabili ripercussioni sull'efficacia e accuratezza diagnostica. È ipotizzabile che procedure di standardizzazione e l'utilizzo di metodi quantitativi possano ottimizzare le prestazioni diagnostiche. In passato sono stati compiuti diversi tentativi di estrarre uno score obiettivo riguardante questo fattore, tra cui l’analisi di immagini di risonanza magnetica pesate T1 dopo segmentazione. Da allora, diverse migliorie sono state apportate all’algoritmo, che nella sua versione attuale è stato presentato ad una conferenza internazionale, ed è ora integrato all’interno del modulo dedicato MRIndex della piattaforma Health360 sviluppata per il progetto InGene.

L'obiettivo della Risonanza Magnetica Muscolare pertanto è di andare a valutare quanto le funzionalità muscolari risultino compromesse. Questa valutazione, che viene espressa tramite un indice variabile fra 1 e 5, si ottiene andando a valutare la percentuale di "bianco" nel muscolo ripreso nell'immagine tramite Risonanza. La parte bianca riflette infatti la componente grassa dell'arto, la cui infiltrazione nella parte muscolare aumenta con il diminuire della funzionalità del muscolo e di conseguenza della sua massa. Lo sviluppo di MRIndex ha previsto, come step fondamentale, l’utilizzo di Orthanc (server di RIS-PACS su cui vengono caricati i file DICOM relativi ai vari esami) per il modulo relativo. La feature è visibile come modulo nella parte relativa al menu e come evento nella timeline del singolo paziente dopo aver caricato l’esame radiologico dal menu presente nella timeline stessa. Solo per quegli esami in cui è possibile l’applicazione del suddetto algoritmo, nell’evento comparirà un pulsante attraverso il quale scatenare il calcolo e, a processamento avvenuto da parte dell’algoritmo, all’utente verrà presentato un nuovo evento nella timeline con il risultato ottenuto (percentuale di grasso presente) e la possibilità di confrontarlo con un’eventuale invio precedente attraverso degli appositi grafici.

Nello specifico, nella timeline del paziente è possibile visualizzare l’esame a cui il paziente stesso è stato sottoposto. Agendo sul primo pulsante a sinistra sotto l’immagine sarà lanciata un’applicazione in background, integrata nella piattaforma H360, che calcolerà l’infiltrazione adiposa nel tessuto muscolare della zona considerata. L’applicazione andrà ad utilizzare quindi gli algoritmi sviluppati dal gruppo del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Pisa coinvolto nel progetto InGene grazie alla stretta e pluriennale collaborazione con IRCCS Fondazione Stella Maris. Una volta che l’algoritmo, dopo appropriata segmentazione dell’immagine, avrà terminato il suo lavoro un nuovo evento verrà creato sulla timeline del paziente con il dettaglio del risultato ottenuto.

Il risultato finale potrà poi essere visualizzato sia numericamente che graficamente, relativamente ad ognuno dei due arti, nonché ad ogni slice eventualmente caricata, in modo tale da rendere possibile per il clinico il calcolo del RMIndex lungo segmenti diversi dell’arto inferiore.